lunedì 25 luglio 2011

Truman Capote: Altre voci altre stanze

"Giù abbasso, sotto una torrida distesa d'onde di sole, un giardino, un indescrivibile intrico d'alberi zebra e di lillà, d'orecchie d'elefante e di salici piangenti.....; e i ciliegi nani, simili a quelli delle stampe orientali, stendevano i rami verdi e contorti nel calore meridiano. E questo oblungo intrico di vegetazione........ lo si sarebbe detto ... il risultato di un fantastico assortimento di semi sparpagliati da qualcuno in un momento di frenesia."
Parlando di piante e di libri, quale immagine migliore di questa, che è la sintesi della meraviglia della natura, soprattutto quando abbatte le regole imposte dall'uomo e si riprende i suoi spazi.
Truman Capote gioca così bene con le parole e con le immagini, da coinvolgere il lettore e farlo penetrare negli ambienti che lui descrive. Anche la storia di Joel, il protagonista di "Altre voci altre stanze" coinvolge, perchè l'autore crea delle aspettative nel lettore, che poi vengono sempre disattese, lascindolo sospeso nell'incertezza fino alla fine.
Romanzo gotico è stato anche definito, sia per la trama che per le descrizioni, che esaltano il gusto per il grottesco e per il fantastico.
Truman Capote merita un approfondimento maggiore, in quanto è considerato uno de più geniali scrittori del '900.

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