domenica 10 luglio 2011

Graham Greene: Il nostro agente all'Avana

Graham Greene è uno scrittore britannico, nato nel 1904 e morto nel 1991.
E' stato giornalista, narratore, critico cinematografico e letterario, sceneggiatore, nonchè agente dell'Intelligence Service.
Il romanzo "Il nostro agente all'Avana" è stato pubblicato nel 1958 e nel '59 ne è stato tratto l'omonimo film.
Scritto in piena guerra fredda, è una satira nei confronti della letteratura di spionaggio dell'epoca.
Il signor Wormold, modesto venditore di aspirpolvere, si contrappone alle spie tipo "007", uomini belli ed affascinanti, sempre vincenti, dotati di attrezzature fantascientifiche.
Egli viene contattato da un uomo dei Servizi Segreti britannici, che gli propone di diventare "agente" per l'Avana. La proposta è economicamente allettante: in quel periodo le vendite di aspirapolvere sono in calo e la sua bellissima e viziatissima figlia Milly ha esigenze sempre più costose, il nostro accetta.
Poi però si presentano i primi dubbi sulle sue capacità di essere una spia credibile e per non deludere i committenti ricorre alla fantasia ed inventa una rete di sub agenti elle sue dipendenze, invia relazioni su basi militari nemiche inesistenti, corredate da disegni ispirati ai suoi aspirapolvere.
Le sue invenzioni però scatenano delle reali reazioni del controspionaggio che culminano addirittura in alcuni omicidi.
Il finale è romantico, forse un po' scontato, forse un po' inutile.
Quando l'ho letto per la prima volta, avevo 20 anni forse, l'ho trovato esilarante; riletto ora m'è parso meno divertente, anche se gradevole e di piacevole lettura. Chissà se sono cambiata io o se è cambiata la società?
Mi interesserebbe conoscere il giudizio di qualche giovane d'oggi, per confrontare i gusti letterari.

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